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Decreto PNRR quater: cosa cambia per il Codice dell’Amministrazione Digitale?

lentepubblica.it • 26 Marzo 2024

decreto-pnrr-quater-codice-amministrazione-digitaleEcco quali sono le ultime novità in materia di Codice dell’Amministrazione Digitale a seguito dell’approvazione del cosiddetto Decreto PNRR quater.


Il panorama della digitalizzazione italiana si arricchisce di nuovi orizzonti grazie al recente Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19, noto come “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.

Decreto PNRR quater: cosa cambia per il Codice dell’Amministrazione Digitale?

Il Decreto PNRR quater non rappresenta solo un documento normativo, ma piuttosto una dichiarazione d’intenti per una radicale trasformazione digitale nell’amministrazione pubblica italiana. Questo decreto, attraverso una serie di significative modifiche al Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), si propone di tracciare una nuova rotta verso un futuro caratterizzato da maggiore agilità ed efficienza per entrambe le pubbliche amministrazioni e i cittadini italiani.

L’introduzione di queste modifiche mira innanzitutto a rispondere alle esigenze emergenti di un mondo sempre più digitalizzato, offrendo strumenti e soluzioni che permettano una gestione più efficiente dei servizi pubblici. Il CAD, in quanto cornice normativa fondamentale per la digitalizzazione dell’amministrazione pubblica, viene rivisto e rafforzato per consentire un’adeguata risposta a queste sfide.

Qui di seguito le principali novità.

Innovazione nei Pagamenti Elettronici: RTD e IT Wallet

Il cuore pulsante della trasformazione digitale introdotta dal Decreto PNRR quater è rappresentato dall’innovativo Repository Titolari di Debito (RTD). Questo sistema centralizzato si configura come un baluardo per la gestione delle deleghe ai pagamenti elettronici. In altre parole, il RTD fungerà da custode affidabile delle autorizzazioni concesse dai cittadini e dalle imprese per effettuare pagamenti online. Questa centralizzazione non solo semplificherà notevolmente il processo di autorizzazione delle transazioni, ma garantirà anche un controllo più stringente sulla sicurezza e la tracciabilità delle operazioni.

In parallelo all’RTD, viene introdotta una nuova piattaforma di gestione deleghe, fungendo da complemento essenziale al sistema centralizzato. Questa piattaforma avrà il compito di agevolare ulteriormente il processo di autorizzazione delle deleghe per i pagamenti online. La combinazione tra RTD e la piattaforma di gestione deleghe mira a creare un ecosistema integrato e efficiente, dove cittadini e imprese potranno delegare con facilità e sicurezza i propri pagamenti elettronici.

Ma le innovazioni non si fermano qui. Il Decreto PNRR quater spinge ulteriormente verso il futuro digitale con l’introduzione dell’IT Wallet, un portafoglio digitale progettato per offrire un’esperienza più fluida e sicura nella gestione delle credenziali, dei documenti e dei pagamenti digitali. Questo strumento rappresenta una vera e propria cassetta degli attrezzi digitali, consentendo ai cittadini e alle imprese di conservare in modo sicuro le proprie identità digitali, documenti importanti e di effettuare pagamenti in modo rapido e protetto.

Anagrafe Nazionale dell’Istruzione Superiore

Tra le innovazioni introdotte dal Decreto PNRR quater, spicca l’istituzione dell’Anagrafe Nazionale dell’Istruzione Superiore (ANIS), un’architettura digitale destinata a rivoluzionare il modo in cui vengono gestiti e verificati i titoli di studio conseguiti in Italia. Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti nella modernizzazione del settore dell’istruzione, fornendo un’infrastruttura centralizzata e affidabile per la raccolta e la consultazione dei dati relativi ai titoli di studio.

L’ANIS avrà il compito di raccogliere in un unico punto tutte le informazioni riguardanti i titoli di studio conseguiti dai cittadini italiani, indipendentemente dall’istituzione che li ha rilasciati o dal livello di istruzione. Questo significa che, grazie all’ANIS, sarà possibile consultare in modo rapido e semplice il proprio curriculum accademico completo, comprensivo di ogni qualifica ottenuta nel corso della propria carriera formativa.

Questa centralizzazione dei dati rappresenta un enorme vantaggio sia per i cittadini che per le pubbliche amministrazioni e le istituzioni formative. I cittadini potranno accedere facilmente al proprio curriculum accademico, ottenendo certificazioni e documenti ufficiali in modo rapido e sicuro. Le pubbliche amministrazioni e le istituzioni formative, d’altro canto, potranno verificare in modo immediato e affidabile i titoli di studio presentati dai cittadini, riducendo così il rischio di frodi e falsificazioni.

In particolare, l’ANIS rappresenta un importante strumento nella lotta contro il fenomeno dei falsi titoli di studio. Grazie alla sua capacità di garantire l’autenticità e l’integrità dei dati, l’ANIS rende molto più difficile per gli individui presentare documenti falsificati o contraffatti, contribuendo così a preservare l’integrità del sistema educativo italiano e a garantire l’equità e la trasparenza nelle opportunità di lavoro e di studio.

I cambiamenti radicali apportati a PagoPA

Uno dei pilastri fondamentali del Decreto PNRR quater è rappresentato dai cambiamenti significativi apportati a PagoPA, con particolare attenzione all’attribuzione dei diritti di opzione per l’acquisto della partecipazione azionaria statale. Allo stato attuale si prevede la cessione di PagoPA all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Ipzs) e a Poste Italiane.

Nonostante le critiche a quest’azione da parte del mondo bancario (ne abbiamo parlato qui) questa mossa strategica è stata progettata per promuovere una serie di obiettivi chiave, che vanno dalla rafforzamento dell’interoperabilità tra le banche dati pubbliche alla valorizzazione della Piattaforma digitale nazionale dati, fino alla stimolazione dell’innovazione e alla riduzione dei costi di gestione della piattaforma stessa.

1. Rafforzamento dell’Interoperabilità: la partecipazione azionaria statale in PagoPA è stata strutturata in modo tale da favorire una maggiore cooperazione e integrazione tra le diverse banche dati pubbliche. Questo significa che PagoPA diventa un elemento centrale nella creazione di un ecosistema digitale più armonizzato e interoperabile, consentendo alle diverse istituzioni di condividere e scambiare dati in modo più efficiente e sicuro.

2. Valorizzazione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati: PagoPA, attraverso l’acquisizione della partecipazione azionaria statale, diventa un attore chiave nella valorizzazione della Piattaforma digitale nazionale dati. Questo significa che la piattaforma avrà un ruolo centrale nella gestione e nell’accesso ai dati pubblici, facilitando la distribuzione e la condivisione di informazioni tra le diverse istituzioni e i cittadini. Questo porta a un utilizzo più efficiente delle risorse pubbliche e migliora la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

3. Promozione dell’Innovazione: l’acquisizione della partecipazione azionaria statale in PagoPA mira anche a stimolare l’innovazione nel settore dei pagamenti digitali e dei servizi pubblici online. Questo può tradursi in nuove soluzioni tecnologiche, miglioramenti nei servizi offerti e una maggiore competitività sul mercato. Inoltre, PagoPA potrebbe diventare un incubatore per nuove idee e progetti innovativi nel campo della digitalizzazione dell’amministrazione pubblica.

4. Riduzione dei Costi di Gestione: infine, l’acquisizione della partecipazione azionaria statale in PagoPA potrebbe portare a una riduzione dei costi di gestione della piattaforma. Questo potrebbe derivare da economie di scala, migliori pratiche gestionali o una maggiore efficienza nell’erogazione dei servizi. In ogni caso, una gestione più efficiente dei costi consente di massimizzare il valore aggiunto per le istituzioni pubbliche e i cittadini.

Digitalizzazione e dematerializzazione degli archivi cartacei

Il Decreto PNRR quater sottolinea l’importanza della digitalizzazione nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, introducendo nuove misure volte a facilitare questo processo di trasformazione.

In particolare prevede anche l’avvio di programmi pilota volti alla dematerializzazione degli archivi cartacei. Questi programmi consentono alle pubbliche amministrazioni di sperimentare nuove tecnologie e metodologie per la gestione e l’archiviazione dei documenti in formato digitale. Grazie al finanziamento previsto dal PNRR, le amministrazioni possono avviare queste iniziative senza oneri finanziari aggiuntivi, accelerando così il processo di digitalizzazione e riducendo al contempo l’uso di supporti cartacei.

I programmi pilota non solo consentono alle pubbliche amministrazioni di testare nuove tecnologie e soluzioni per la dematerializzazione degli archivi cartacei, ma offrono anche l’opportunità di valutarne l’impatto sull’efficienza amministrativa. Attraverso la raccolta e l’analisi dei dati provenienti dai programmi pilota, è possibile valutare i benefici della digitalizzazione in termini di risparmio di tempo, riduzione di costi e miglioramento della qualità dei servizi. Queste informazioni possono poi essere utilizzate per informare le decisioni future e per guidare l’implementazione su larga scala della digitalizzazione all’interno delle pubbliche amministrazioni.

Semplificazioni per l’accesso ai servizi online

Infine questo nuovo testo normativa segna un passo significativo verso la semplificazione dell’accesso ai servizi online, proponendo una serie di iniziative volte a rendere più agevole e intuitiva l’interazione dei cittadini con le piattaforme digitali della pubblica amministrazione. Tra queste iniziative, spicca l’adozione di SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) come unico sistema di autenticazione e la semplificazione delle procedure di registrazione. Queste misure sono progettate per migliorare l’esperienza degli utenti online, riducendo al contempo la complessità e il tempo necessario per accedere ai servizi digitali.

1. Adozione di SPID come Unico Sistema di Autenticazione: SPID rappresenta una soluzione innovativa e sicura per l’autenticazione digitale, consentendo ai cittadini di accedere a una vasta gamma di servizi online utilizzando un’unica identità digitale. L’introduzione di SPID come unico sistema di autenticazione semplifica notevolmente il processo di accesso ai servizi pubblici digitali, eliminando la necessità di ricordare diverse credenziali per ogni piattaforma o servizio. Ciò porta a una maggiore comodità e facilità d’uso per gli utenti, incoraggiando una maggiore adozione di servizi online da parte dei cittadini.

2. Semplificazione delle Procedure di Registrazione: oltre all’adozione di SPID, il Decreto PNRR quater prevede anche la semplificazione delle procedure di registrazione per i servizi online. Questo significa che i cittadini incontreranno meno ostacoli durante il processo di registrazione, con requisiti ridotti e procedure più intuitive. La semplificazione delle procedure di registrazione rende più accessibili i servizi online a una gamma più ampia di utenti, inclusi coloro che potrebbero avere limitata dimestichezza con la tecnologia o con i processi burocratici.

3. Benefici per i Cittadini e le Pubbliche Amministrazioni: l’adozione di SPID come unico sistema di autenticazione e la semplificazione delle procedure di registrazione portano vantaggi significativi sia per i cittadini che per le pubbliche amministrazioni. I cittadini beneficiano di un accesso più rapido e intuitivo ai servizi online, risparmiando tempo e frustrazione nel completare le procedure di autenticazione e registrazione. D’altra parte, le pubbliche amministrazioni vedono aumentare l’adozione dei propri servizi digitali, migliorando l’efficienza operativa e riducendo i costi associati alla gestione delle credenziali e dei processi di registrazione.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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